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Analisi del sangue

Il sangue è il “vettore” che trasporta il nutrimento cellulare nel nostro organismo. Quando viene consumata, una sostanza quindi passerà per forza attraverso il sangue.

Per analizzare il consumo di una sostanza il sangue è dunque la matrice biologica favorita, ma presenta il grande svantaggio, essendo appunto solo il vettore, di trattenere la sostanza per un periodo molto limitato di tempo: mai oltre le 24-30 ore.

Per questo motivo le analisi effettuate sul sangue possono essere utili al fine di verificare lo stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica, ma non a verificare le abitudini circa il consumo di alcool o sostanze. Un’analisi del sangue con esami tossicologici di I o II livello non è dunque indicata per l’accertamento relativo a una sindrome da dipendenza.

Le analisi del sangue, se parte del protocollo indicato dalla Commissione medica locale, sono propriamete un accertamento ematochimico e possono riguardare cinque diversi esami:

Tali esami sono finalizzati ad accertare le abitudini del paziente circa il consumo di alcool, non sono intesi ad accertare le abitudini del paziente circa il consumo di sostanze stupefacenti o psicotrope. Non si tratta di esami che verificano la concentrazione quantitativa dell’alcool nel sangue, ma una serie di parametri la cui alterazione potrebbe essere sintomo di una sindrome da dipendenza da alcool.

Modalità di prelievo del campione

È questo uno degli aspetti che depone a sfavore dell’analisi del sangue nei protocolli degli accertamenti tossicologici. Il prelievo del sangue viene infatti eseguito con tecniche assai invasive e per effettuarlo è necessario il consenso del paziente.

È buona norma presentasi digiuni al prelievo del sangue. L’operatore sanitario ti farà accomodare su una sedia e stendere il braccio, procederà alla disinfezione dello stesso. Ti verrà applicato un laccio emostatico al di sopra del punto dove deve esser effettuato il prelievo e ti verrà richiesto di chiudere il pugno. A questo punto l’operatore sanitario procederà al prelievo tramite un ago, asportando tre campioni.

La zona del prelievo verrà nuovamente disinfettata e ti sarà applicata una semplice medicazione.

Emocromo

Questo esame consiste in un’analisi completa del campione di sangue da te fornita, in che senso? Si potrebbe parlare di una “fotografia” del tuo sangue, dove possono essere individuate caratteristiche di tipo strettamente “medico-fisico” piuttosto che “medico-chimico”. Ai fini di una diagnosi circa le abitudini nel consumo di alcool l’unico parametro che interessa è il MCV, che rappresenta le dimensioni dei globuli rossi. Tra le tante cause che aumentano le dimensioni dei globuli rossi c’è anche il consumo regolare di alcool, motivo per cui questo parametro diventa significativo se anche Transaminasi-GOT e GPT, γGT sono oltre i valori di riferimento.

Le dimensioni dei globuli rossi, qualora la loro alterazione sia dovuta al consumo di alcool, si normalizzano nell’arco di quattro mesi. Si tratta dunque di un esame volto ad individuare una situazione cronica.

CDT

Questo esame viene anche impropriamente chiamato indice di alcolemia poiché le anomalie riscontrate nei valori sono riconducibili esclusivamente al consumo di alcool. Senza entrare nello specifico si può affermare che bevendo quotidianamente quantità di alcool superiori a una bottiglia di vino o a tre bottiglie di birra (da 66 cl) i valori deviano da quelli di riferimento.

Dopo un paio di settimane di astinenza dall’alcool i valori alterati migliorano notevolmente, mentre dopo un mese di astinenza si normalizzano del tutto.

Transaminasi-GOT e GPT, γGT

Questi diversi esami mirano tutti quanti a valutare lo stato di salute del tuo fegato. I valori individuati da questi esami rappresentano la concentrazione di determinati enzimi nel campione di sangue, concentrazione che potrebbe essere indice di un problema al fegato. Usiamo il condizionale perché non per forza l’alta concentrazione indica un problema legato al fegato, in questo senso l’esame più mirato è il γGT, seguito dalle Transaminasi GPT e poi da quelle GOT (i cui valori vengono messi talvolta in relazione tra loro).

Non è facile stabilire una relazione deterministica accurata tra il livello di questi valori nel campione di sangue e l’abuso o l’astinenza da alcool. Questo significa che rappresentano una situazione cronica, che dunque l’astenersi per brevi periodi dal consumo di alcool o l’abuso occasionale di alcool non influenzano il livello di questi valori nel sangue.

Analisi del sangue a più richiami

Non previste nei protocolli proposti dalla Commissione medica locale Roma 1, sono spesso segnalate analisi del sangue che prevedono più richiami, come parte degli accertamenti tossicologici richiesti da alcune Commissioni. Nell’ambito della medicina è di fondamentale importanza lasciar giudicare agli esperti, ma la nostra opinione è che un tale tipo di protocollo non abbia alcuna utilità ai fini degli accertamenti riguardanti una patologia come quella della sindrome da dipendenza dal consumo di alcool o sostanze. Dedicheremo più ampio spazio alla questione.