Accanimento diagnostico Commissione medica locale Roma 1, Parte I: stesse prescrizioni per diverse patologie.

CML Roma 1 adesso basta propone oggi la prima di un approfondimento in due parti, dedicato all’accanimento diagnostico di cui sono da anni vittime gli utenti della Commissione medica locale Roma 1, qualora si siano a essa rivolti ai sensi del D.L.vo 285/92, art. 119, c. 4, lettera c): perlopiù in seguito a sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica.

Una precisazione necessaria

L’impianto delle prescrizioni diagnostiche parte degli accertamenti tossicologici oggi richiesti dalla Commissione medica locale Roma 1, è rimasto invariato da più di 10 anni. Questo impianto è stato formulato dalla Commissione sotto la presidenza del dott. Maurizio Ferraresi , professionista e ormai ex-dipendente dell’ASL Roma 1, condannato nel giugno 2018 per la gestione criminale della Commissione stessa.

Ora, se vogliamo usare la logica, ecco un bel sillogismo: il dott. Maurizio Ferraresi è un criminale, le prescrizioni diagnostiche dalla Commissione medica locale Roma 1 sono state stabilite dal dott. Maurizio Ferraresi, le prescrizioni diagnostiche dalla Commissione medica locale Roma 1 sono criminali.

Il sillogismo è un poco drastico, ma per comprendere la sua sostanziale correttezza, basterà la lettura dell’articolo Arrestato il Presidente dalla Commissione medica locale Roma 1 dott. Maurizio Ferraresi .

Due diverse patologie: dipendenza da alcol e uso di sostanze stupefacenti o psicotrope

Come spiegato nella pagina “gli accertamenti tossicologici”, la Legge italiana ha stabilito quali siano le patologie invalidanti per l’idoneità alla guida. Nel caso tu soffra di tali patologie, il giudizio d’idoneità alla guida è demandato alle Commissioni mediche locali.

La Legge distingue una serie di patologie, tra le quali rientrano la dipendenza da alcol e l’uso di sostanze psicotrope o stupefacenti: se è ancora in uso il principio di non contraddizione, questo vuol dire che le due patologie non sono la stessa patologia, ma due patologie distinte.

Quando la Commissione è incaricata di accertare la tua idoneità alla guida, deve accertare che tu non soffra di alcuna patologia invalidante alla guida, ma un simile accertamento sarebbe insostenibile, data la quantità delle patologie e i costi delle analisi utili ad accertarle.

La Commissione, in accordo con il buon senso, risolve il problema richiedendo che tu consegni (almeno in caso di revisione) un certificato anamnestico: un documento dove il tuo medico di fiducia accerta il tuo stato di salute rispetto alle patologie invalidanti. Tra queste patologie, sul certificato anamnestico, dipendenza da alcol e abuso di sostanze psicotrope o stupefacenti rimangono distinte.

È anche logico che, se la tua richiesta di revisione o rinnovo della patente presso la Commissione dipende dal sintomo di una particolare patologia, la Commissione accerti l’idoneità alla guida rispetto a quella singola patologia di cui sono stati riscontrati sintomi.

Perché se la tua patente è stata sospesa per “articolo 186” o “articolo 187”, gli accertamenti non tengono conto di tale circostanza?

Leggendo i commenti su CML Roma 1 adesso basta potrai rendertene conto con facilità: la Commissione medica locale Roma 1, nel caso ti sia a essa rivolto ai sensi del D.L.vo 285/92, art. 119, c. 4, lettera c), per guida in stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica, prescrive sempre gli stessi accertamenti.

Il menu della Commissione è fisso: accertamenti tossicologi per alcol e sostanze psicotrope o stupefacenti (e anche medicinali), non importa quale sia la patologia di cui hai manifestato i sintomi, dipendenza da alcol o uso di sostanze.

Nella pagina Ministero della Salute – Problemi e patologie alcol correlate, il Ministero non sembra prevedere l’uso di sostanze tra le patologie alcol correlate.

Nel certificato anamnestico, il tuo medico di fiducia accerta il tuo stato di salute rispetto a una patologia come l’uso di sostanze psicotrope o stupefacenti.

Potrebbe valere anche l’inverso, ma perché se i sintomi della tua patologia sono stati la guida in stato di ebbrezza, se ti sei presentato in Commissione in seguito a una sospensione della patente ai sensi del D.L.vo 285/92, art. 186, c.2, lettera b), la Commissione deve accertare, per mezzo di costose analisi, che tu non soffra di una patologia non correlata alla dipendenza da alcol?

Perché deve invalidare il certificato anamnestico del medico curante, contraddicendo il suo giudizio, per accertare una patologia rispetto alla quale un medico ha già accertato il tuo stato di salute?

Il Codice di Deontologia Medica è stato infranto! Questo è accanimento diagnostico in piena regola. Ecco cosa possiamo presentare alla Commissione medica locale Roma 1:

La prescrizione di un accertamento diagnostico e/o di una terapia impegna la responsabilità professionale ed etica del medico e non può che far seguito a una diagnosi circostanziata o, quantomeno, a un fondato sospetto diagnostico (Codice di Deontologia Medica, art. 12).

Dov’è la «diagnosi circostanziata»? Dove il «fondato sospetto diagnostico»? Qual è il fondamento per cui la Commissione medica locale Roma 1 richiede indistintamente gli stessi accertamenti tossicologici a tutti, che prevedono analisi volte ad accertare consumo di alcol e sostanze, a prescindere dal motivo per cui il singolo si sia rivolto alla Commissione?

La spiegazione c’è, basta fare due più due

Siamo alla conclusione, ma dobbiamo tornare all’inizio e usare ancora una volta la logica. L’impianto delle prescrizioni diagnostiche parte degli accertamenti tossicologici oggi richiesti dalla Commissione medica locale Roma 1, è stato istituito dal dott. Maurizio Ferraresi.

Il dott. Ferraresi è stato arrestato e condannato perché, com’è stato accertato da un processo, incassava illecitamente 5000 Euro al mese da un laboratorio diagnostico privato, a patto che indirizzasse verso tale laboratorio gli utenti della Commissione medica locale Roma 1, cui prescriveva i costosi accertamenti dell’impianto diagnostico da lui stabilito.

È necessario spiegarlo? Più accertamenti è uguale a più incassi da parte del laboratorio, più incassi da parte del laboratorio è uguale a più incassi da parte del dott. Ferraresi, perché niente accertamenti è uguale a niente incassi!

Una triste constatazione

La Commissione medica locale Roma 1 insomma tiene ancora oggi in piedi i protocolli di accertamento stabiliti dal dott. Ferraresi, un criminale arrestato e condannato, ma che nonostante tutto riesce ancora oggi a danneggiare il prossimo.

Non è un problema pratico, perché i soldi e la patente di guida non sono tutto nella vita, ma è un problema di rispetto e dignità, che sono calpestati ogni giorno dalla Commissione medica locale Roma 1.

Dispiace essere testimoni dell’operato di medici che non si curano delle questioni etiche che la pratica della loro disciplina dovrebbe contemplare, medici sadici che invece di curare vogliono ferire, umiliare, spaventare, punire, che trattano il paziente come un osso da spolpare, continuando sulla strada indicata dal dott. Ferraresi.

Che la Commissione medica locale Roma 1 rifletta su queste parole, perché adesso basta!

COMMENTI

5 commenti su “Accanimento diagnostico Commissione medica locale Roma 1, Parte I: stesse prescrizioni per diverse patologie.
  1. Buongiorno nel lontano 2011 mi e stata sospesa la mia patente di categoria D per art.186 con tasso 0,68 dopo 3 mesi e dopo aver pagato una multa di 500€ è iniziato il calvario delle visite per il rinnovo con la commissione medica che fino ad oggi mi chiama a visita ogni 2 anni, la trovo una cosa ingiusta perchè io ho sbagliato ma posso capire 1-2-3 rinnovi ma no per tutta la vita devo pagare questa cosa. Chiedo un aiuto per come uscirne fuori non ne posso piu anche perchè non ho nessun tipo di patologia e non sono un’alcolizzato le visite e le analisi sono sempre risultate perfette dal 2011 ad oggi.

  2. Volevo porre alla Vostra attenzione il mio totale disappunto sulla gestione del rinnovo patente da parte della Commissione Medica locale Roma1.
    Mio marito è finito nelle loro mani o meglio nei loro artigli per un problema di diabete alimentare di tipo 2 con valori appena sopra la norma, grazie alla segnalazione della diabetologa Asl.
    Dopo di che purtroppo, nell’attesa della chiamata ( un anno e due mesi di ritardo….visto come dichiara la loro informativa che l’attività non è assolutamente cessata!!!)Ha scoperto di avere un tumore polmonare che dopo alcuni cicli di chemioterapia si è bloccato ed ora viene trattato unicamente con la terapia immunologica. La terapia immunologica come e ben noto non ha la stessa tossicità della chemioterapia a base di platino! La commissione medica ha ritenuto opportuno sospendergli la patente, per sei mesi, con la motivazione che l’immunologica è una chemioterapia.
    Ora mi chiedo, oltre al giudizio assai poco competente e di poca conoscenza medica come in soli sei mesi possa cambiare la situazione.
    Tenendo conto che in Italia ci sono 40.000 pazienti oncologici: tutti senza patente?
    Premetto inoltre che mio marito non ha e non ha avuto nessun effetto collaterale alla terapia.
    Mi chiedo allora cosa pensare di questo operato: delirio di onnipotenza? Incompetenza? O altro?

    1. Sono incappata anch’io nelle grinfie della cml di via marotta 11 mi hanno revocato patente che rinnovato ogni anno essendo invalida 100% causa oncologica e leggera depressione prendo tutt’ora 20 mg al giorno di un anti ansia che voi altre commissioni non ha mai procurato problema l’unica cosa che chiedevano era visita psichiatrica che facevo a via Pigafetta,3 c/o RFI. Questa volta non solo il presidente della commissione mi ha minacciata dicendo che mi avrebbe fatto fare la visita psichiatrica…non aveva ancora letto della mia depressione quindi non poteva sapere che già la facevo. Ora mi ritrovo a chiedere accesso agli atti al RFI così da capire cosa può aver scritto la psichiatra di tanto grave. E poi farò ricorso.una vergogna un presidente di Commisione medica legale che urla a una signora di 64. È stato indecente ma se avessi saputo di queste storie non ci sarei proprio andata anche perché in una situazione come questa bisognerebbe denunciare x abuso d’ufficio….ma lo vincono sempre.purtroppo. Maria Cristina .

  3. Sono senza parole, innanzi tutto complimenti per il supporto che date sul vostro sito, ho lasciato un commento su “domande frequenti” ed aspetto una risposta dalla Redazione appena potete, grazie mille ancora.

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