I test psicodiagnostici

aggiornato il: 8 Dicembre 2019 Stampa pagina Stampa pagina

Per accertare i tuoi requisiti psichici d’idoneità alla guida, la Commissione medica locale può talvolta richiedere una valutazione psicodiagnostica. La richiesta di questo tipo di accertamento è facoltativa, ma espressamente prevista dalla normativa – anche fuori dal contesto di un accertamento svolto presso una Commissione.

I medici di cui al comma 2 o, nei casi previsti, le commissioni mediche di cui al comma 4, possono richiedere, qualora lo ritengano opportuno, che l’accertamento dei requisiti fisici e psichici sia integrato da specifica valutazione psicodiagnostica effettuata da psicologi abilitati all’esercizio della professione ed iscritti all’albo professionale (D.L.vo 285/92, art. 119, c. 9).

Perché una valutazione psicodiagnostica?

L’integrazione dell’accertamento con una valutazione psicodiagnostica, in aggiunta alla più generica visita psichiatrica, risponde sempre alla necessità di valutare le tue condizioni di salute psichica rispetto alle patologie invalidanti per l’idoneità alla guida.

Secondo la normativa, nelle sue diverse formulazioni, «malattie psichiche» (D.P.R. 495/92, appendice II al titolo IV, E) o «turbe psichiche» (D.L.vo 59/11, all. III, G.1) possono compromettere l’idoneità alla guida. Questo tipo di patologie spazia dal «ritardo mentale grave» alle «psicosi», dalle «turbe del comportamento gravi della senescenza» alle «turbe gravi della capacità di giudizio, di comportamento e di adattamento connessi con la personalità».

Patologie come psicosi o turbe della personalità non sono né facilmente diagnosticabili, né di facile valutazione rispetto alla loro influenza sull’idoneità alla guida: per questo può essere opportuno il ricorso al parere di un professionista qualificato, lo psicologo.

Come avviene la valutazione e cosa valuta?

Come previsto dalla normativa la valutazione avverrà con specifici strumenti di analisi, comunemente noti come “test psicodiagnostici”. Lo psicologo ti richiederà di svolgere particolari compiti, di rispondere a quesiti, di risolvere problemi, attraverso i quali saranno messe alla prova le tue capacità mentali e sondato il tuo mondo interiore.

Nel caso sia richiesta […] una valutazione psicodiagnostica, devono essere effettuate […] prove di attenzione, di percezione e, su specifica indicazione del medico o della commissione medica richiedente, prove di valutazione della personalità (D.P.R. 495/92, art. 324, c. 2).

L’obiettivo di queste prove non è la valutazione di scolarizzazione o capacità linguistiche, ma dei puri meccanismi attraverso cui la parte razionale del cervello elabora informazioni e formula risposte: le capacità cognitive di attenzione, astrazione, memoria. Nel caso di valutazione della personalità l’obiettivo è di evidenziare le caratteristiche della tua individualità psichica, chiaramente nei limiti entro cui queste potrebbero compromettere la tua idoneità alla guida, come del resto la normativa sembra considerare.

In ogni caso gli psicologi che procedono alle valutazioni previste dal presente articolo devono essere in possesso, oltre che dei requisiti di cui all’articolo 119, comma 9, del codice, di una specifica formazione nel settore della sicurezza stradale (D.P.R. 495/92, art. 324, c. 2).

È bene specificare che tutte queste prove o “test” non sono giudicate dallo psicologo in maniera soggettiva: non è il personale giudizio di questo professionista che stabilisce se la prova è andata bene o male, se la tua personalità è problematica o meno. Le prove forniscono sempre un risultato oggettivo, basato su scale di valutazione a punteggio, ottenute con criteri statistici: la tua prestazione sarà insomma giudicata su di una media statistica, in fascia bassa, media o alta.

I test più comunemente utilizzati

I “test” cui sarai sottoposto saranno a discrezione dello psicologo, che può scegliere tra la grande varietà offerta dalla comunità scientifica: non è qui possibile elencare tutti questi strumenti, saranno quindi passati in rassegna quelli più spesso utilizzati.

Prove di attenzione e di percezione

  • d2-R: è una prova di attenzione, attenzione concentrata, attenzione selettiva. Consiste nell’individuare le ricorrenze di un particolare carattere tipografico all’interno di una serie di caratteri simili, in un determinato periodo di tempo. Ideato in Germania negli anni Sessanta, si tratta di uno strumento tra i più utilizzati a livello mondiale.
  • Digit span (tradotto, “durata delle cifre”): è una prova di memoria. Valuta la capacità che il soggetto ha di memorizzare una sequenza di cifre numeriche, per cui queste sono lette al soggetto, che poi dovrà ripeterle o ripeterle al contrario in maniera esatta.
  • Test di Corsi: è una prova di memoria visivo-spaziale. Ideato da Philip M. Corsi, valuta la capacità che il soggetto ha di memorizzare una sequenza di movimenti, per cui questi sono mostrati al soggetto, che poi dovrà ripeterli o ripeterli al contrario in maniera esatta.
  • Multiple Features Target Cancellation (MFTC): è una prova di attenzione selettiva. Consiste nell’individuare le ricorrenze di una particolare figura e “cancellarle”, all’interno di una serie di figure simili, in un determinato periodo di tempo.
  • Matrici progressive di Raven: è una prova di “intelligenza”. Il compito è di completare una serie di figure dove l’ultima è mancante, scegliendo tra quelle proposte come possibili candidate. Ideate negli anni Trenta da J.C. Raven, per una valutazione non culturale delle capacità cognitive.
  • Trail Making Test A-B (TMT A-B): è una prova di attenzione e di “intelligenza”. Il compito è di collegare in ordine crescente una serie di numeri o numeri e lettere, nel minor tempo possibile e in maniera esatta.
  • Visual Search: è una prova di “intelligenza”. Il compito è di individuare una figura o una sequenza di figure, collocate in mezzo a figure diverse o simili. La “ricerca visiva” è considerata una capacità cognitiva particolare, esistono numerose versioni delle prove di questo tipo.
  • Bender Visual Motor Gestalt Test: è una prova di “intelligenza”, ma è anche impiegato per valutare la personalità. Il compito è di copiare, disegnando, una serie di figure: il risultato potrà rivelare sia le capacità cognitive del soggetto che particolari aspetti della sua personalità.

Queste prove sono utilizzate in batteria per diversificare l’analisi. Completare sequenze di oggetti coerenti, individuare sequenze erronee, evidenziare analogie tra oggetti, seguire percorsi a ostacoli mentali: molti dei passatempi proposti dai più diffusi periodici di enigmistica potrebbero offrire un’idea adeguata dei compiti richiesti, ma è importante non sottovalutare queste prove.

Valutazione della personalità

Molti sono i “test” impiegati per questo tipo di valutazione, famoso è il “Test di Rorschach”, basato sulle associazioni mentali a una serie di immagini, ma quello più comunemente usato nell’ambito di una valutazione finalizzata all’idoneità alla guida è il MMPI 2: su questo ci soffermeremo.

Ideato presso l’Università del Minnesota, il Minnesota Multiphasic Personality Inventory è una raccolta dei quesiti più accreditati per la misurazione, rispetto a diversi indici patologici, della personalità di un individuo. Si tratta forse dello strumento più diffuso e collaudato a livello mondiale per quanto riguarda la valutazione delle patologie psichiche correlate alla personalità.

La prova consiste nella compilazione di un lungo questionario che conta circa 600 quesiti, ai quali il soggetto esaminato è tenuto a rispondere “vero” o “falso”. È svolta in maniera autonoma dal soggetto esaminato e per completarlo è necessaria circa un’ora di tempo (10 quesiti al minuto).

Idoneità degli strumenti di valutazione psicodiagnostica

Le prove proposte dallo psicologo nella valutazione psicodiagnostica sono utili per l’accertamento dell’idoneità psichica alla guida? Non è facile rispondere a questa domanda: tra le patologie invalidanti che la potrebbero compromettere, non si trovano patologie che possano essere da tali prove evidenziate con adeguata specificità.

Questo genere di prove è di norma utilizzato, fuori dal contesto dell’accertamento dei requisiti psichici d’idoneità alla guida, per valutare lo stato delle capacità cognitive nell’età del loro sviluppo (dai 6 ai 20 anni). Altri casi in cui sono utilizzate possono riguardare l’accertamento dell’integrità delle funzioni cognitive, in seguito a traumi cerebrali gravi dovuti a incidenti o interventi chirurgici, la selezione del personale per lo svolgimento di compiti che richiedano elevate prestazioni psichiche.

La guida è un’attività che richiede un certo impiego delle tue capacità cognitive, che comporta dei rischi se queste non sono adeguate alle prove a cui ti sottopone il traffico caotico delle odierne metropoli. Ma tra i requisiti psichici d’idoneità alla guida, non è richiesta alcuna particolarità delle capacità cognitive che gli strumenti psicodiagnostici utilizzati per la valutazione mettono in evidenza.

Insomma, per capire se un semaforo è verde o rosso, è forse necessaria un’analisi colorimetrica del segnale luminoso!?

COMMENTI

24 commenti su “I test psicodiagnostici
    1. Caro Michele,

      La richiesta non è obbligatoria, ma a discrezione della CML. Se la CML ha richiesto questo tipo di valutazione, per ottenere il certificato d’idoneità alla guida, sarà necessario sottoporsi alla valutazione e attendere il giudizio della CML.

  1. buongiorno,
    a mio padre di 86 anni, per il rinnovo della patente, è stato chiesta la valutazione delle funzioni attentive: qual’è lo specialista che se ne occupa? Dovrei prenotare una visita geriatrica o serve una visita neurologica?
    Grazie per la risposta

    1. Gentile Sig.ra Pompi,
      Come specificato nella normativa citata (D.L.vo 285/92, art. 119, c. 9), l’accertamento cui fa riferimento è svolto da «psicologi abilitati all’esercizio della professione ed iscritti all’albo professionale». Non crediamo che in tale caso, salvo specifiche richieste da parte dell’accettatore, sia necessario rivolgersi presso strutture pubbliche, dato che ciò non è disposto dalla normativa: sarà quindi sufficiente individuare un professionista che fornisca servizi di valutazione psicodiagnostica.

  2. Buongiorno,

    dovendo fare test psicodiagnostici ho chiesto al mio medico di base la ricetta, purtroppo mi ha risposto il suo sostituto che mi ha chiesto i codici io non ho la più pallida idea, non posso attendere che rientri il mio medico e spero di trovare delle risposte.

    Vi ringrazio anticipatamente.

    Cordialità.

    1. Gentile Sig. Iusco,

      La questione non è così lineare come sarebbe lecito attendersi. In realtà, se la CML prescrive delle prestazioni sanitarie, dovrebbe essere la stessa CML (o chiunque altro le abbia prescritte) a fornire i codici di tali prestazioni: in assenza dell’indicazione di un codice, chi potrebbe stabilire a quale prestazione corrisponda la prescrizione?

      Esiste un documento chiamato Nomenclatore tariffario dell’assistenza specialistica ambulatoriale, dove sono elencati i codici per le diverse prestazioni del SSN, a nostro giudizio le prestazioni che più si avvicinano a quelle prescritte dalla CML nella rosa dei “test psicodiagnostici” sono le seguenti:

      94.02.1 SOMMINISTRAZIONE DI TEST DELLA MEMORIA
      94.08.2 SOMMINISTRAZIONE DI TEST DELLE ABILITÀ VISUO SPAZIALI
      94.08.3 SOMMINISTRAZIONE DI TEST PROIETTIVI E DELLA PERSONALITÀ

      Ricordi però, che secondo quanto disposto dal D.P.R. 495/92, art. 330, comma 6, gli oneri delle prestazioni sono a suo carico e non del SSN.

      Se è interessato a consultare il tariffario o a maggiori informazioni in merito, potrà trovare di suo interesse questo commento.

  3. Mio figlio per la seconda volta non ha superato questi test. Ho dovuto pagare per ben due volte 100 euro, lo hanno obbligato a farli in un determinato ospedale, poi portare la busta chiusa alla commissione patenti speciali. Lui ha già la patente per guidare il motorino, soffre di una forma lieve di epilessia ben controllata con farmaco come diagnosticato e dichiarato dal suo neurologo, è dislessico e border line cognitivo per la scuola (si è regolarmente diplomato anche a pieni voti). Cosa deve fare? E’ disperato, anch’io con lui. Non potrà mai guidare in vita sua?? Tra l’altro è la sua passione.

    1. Gentile Sig.ra Fiorillo,

      Premettiamo che la nostra esperienza riguarda principalmente i problemi di accertamento dei requisiti psichici d’idoneità alla guida, nel caso in cui questi siano resi dubbi dal sospetto consumo o abuso di alcol o sostanze psicotrope e stupefacenti.

      Vorremmo poi sottolineare che, a nostro parere, un giudizio d’inidoneità basato sul risultato dei soli test psicodiagnostici, non è proprio conforme a quanto previsto della normativa: in assenza di precisi requisiti d’idoneità psichica per i disturbi che i test potrebbero evidenziare, è assolutamente necessaria una valutazione psichiatrica ad opera di un professionista, la quale attesti che tali disturbi siano manifestazione di una delle patologie psichiche invalidanti alla guida secondo la normativa (su questo argomento rimandiamo alla pagina Idoneità psichica alla guida e patologie invalidanti).

      Nonostante ciò, la CML nell’esprimere il suo giudizio non è strettamente vincolata dalla normativa. A parte la discrezionalità tecnica che la CML ha facoltà di riservarsi, c’è sempre la possibilità di un giudizio arbitrario, infondato o errato, per il quale non esistono garanzie.

      Per tali motivi, a nostro parare, la migliore strada da intraprendere nel suo caso è quella indicata alla pagina Il ricorso avverso giudizio della Commissione.

  4. Salve a tutti. Qualcuno sa dirmi quanto costa la visita psichiatrica ed il test di personalità nella struttura di Via Pigafetta a Roma?

  5. Una mia amica durante una visita psicodiagnostica ha fatto un test nel quale doveva stare davanti allo schermo di un computer e fare quanto segue:
    – quando appariva una croce doveva schiacciare il tasto spazio della tastiera
    – mentre se sentiva un voce che pronunciava la parola sole, doveva cliccare un’ altro tasto.
    I due segnali avvenivano alternativamente con frequenza circa uno al secondo.
    Come si chiama questo test? E cosa misura nello specifico?

    1. Gentile Sig.ra Favaro,
      Alla sua amica è stato somministrato un test sulla reazione a stimoli complessi visivi e acustici. Tali esami sono in genere richiesti per conseguimento e rinnovo delle patenti superiori (C e D) o del Certificato di abilitazione professionale (K). Il test misura il tempo di reazione (in millisecondi) a uno stimolo complesso, ossia il tempo impiegato nella risposta a una serie di stimoli semplici, dove è richiesta una differente risposta in base agli stimoli, da cui si deduce il tempo di reazione a una scelta. Per approfondire le consigliamo questa pagina, per provare un test a stimoli semplici questa pagina.

  6. Mio papà ha fatto test psicodiagnostici cognitivi x rinnovo patente ha 84 anni e ci tengo a dire che non ha e non ha mai avuto problemi di memoria purtroppo quando si è presentato in comissione medica x patenti a Padova l’esito è stato temporaneamente non idoneo alla guida .Devo dire che alla domanda perché non era idoneo sono stati molto maleducati nei confronti di mio padre e questo non mi sta bene perché una persona anziana deve essere rispettata non presa in giro

  7. Sono stato a rinnovarmi la patente di guida ancora quando ero in casa di riposo, e non ho superato l’esito della prova dei test psicodiagnostici, comprendenti: il disegno di un orologio e vari giocchetti da eseguire al computer. Sospendendomi la patente affinché non abbia recuperato i requisiti fisici e psichici. Ad agosto proverò ad andarci ancora all’esame, ma credo secondo la mia opinione che per guidare una auto non serva verificare le capacità al computer, ma bensì mettere alla prova come si guida una macchina e i riflessi dimostrati durante la guida e poi non glieli fanno mica a tutti i test. Cosa posso fare? sono preoccupato per quello che faranno con la paura di non farcela. Posso far ricorso alla commissione medica delle ferrovie dello stato. O provo a parlargli all’amministratore di sostegno che intervenga lui presso la commissione medica; chiedendo di non farmi fare i test psicodiagnostici. Credo che la prova della guida dell’automobile sia il miglior test per la verifica dell’idoneità per avere la patente.

    1. Caro Carlo,
      Crediamo che il test dell’orologio sia un Multiple Features Target Cancellation (MFTC), per i giochetti al computer non sappiamo dirti. Noi ti consiglieremmo di prendere contatto con uno studio privato di psicodiagnostica, per allenarti nella soluzione dei test un paio di settimane prima del prossimo controllo. Ricorda, la CML non può sospendere alcuna patente, quello è compito della Motorizzazione. La CML può solo esprimere un giudizio d’inidoneità alla guida, per cui tu già da domani puoi prenotare la prossima visita medica, senza bisogno di passare per l’oneroso ricorso avverso giudizio della CML.

      1. Buongiorno.
        Mio padre, 86 anni portati molto bene, ha avuto la stessa frustrante esperienza del sig. Carlo. Mi chiedo: ma si può sottoporre a dei test al computer, che presuppongono delle abilità specifiche acquisibili con l’allenamento, un signore che non usa neppure il cellulare? Sono assolutamente convinta che lo strumento di valutazione non sia adatto a stabilire l’idoneità di un anziano e vorrei fare ricorso. Inutile dire che la patente è stata ritirata immediatamente. Peraltro, mi è stato detto che l’alternativa poteva essere quella di limitare la distanza alla città di residenza (20 km), ma non gli hanno concesso neppure questo! Lo studio presso cui ha fatto il test era privato. Cosa posso fare?

        1. Cara Antonella,
          Ci sembra che la strada migliore sia quella di tentare un nuovo accertamento dei requisiti d’idoneità presso la CML, cercando di fare un po’ di allenamento con i test. Condividiamo le tue perplessità circa la somministrazione di questi test per mezzo di un’apparecchiatura elettronica con cui evidentemente tuo padre non ha molta familiarità. A nostro giudizio è inoltre inappropriato (al limite della legalità) esprimere un giudizio d’inidoneità alla guida sulla base dei test psicodiagnostici, in quanto questi test non sono lo strumento adatto per evidenziare i requisiti psichici d’idoneità alla guida previsti dalla normativa: i test dovrebbero essere impiegati come un esame preliminare, capace di evidenziare eventuali criticità da approfondire con una circostanziata perizia psichiatrica, sulla cui base esprimere il giudizio.

    2. il ricorso alla commissione medica delle ferrovie dello stato è assolutamente non idoneo e improduttivo, forse più corretto sarà il fatto di portare l’amministratore di sostegno, ma anche questo sortirà effetti negativi in quanto il test diagnostico è fondamentale per la valutazione della capacità intellettiva dell’interessato.

  8. Buonasera, se dal test viene giudicato che il mio stato di salute non incontra i requisiti di idoneità alla guida, si può contestare? E come? Grazie x la risposta.

  9. Ho fatto il test in una visita psicodiagnostica una settimana fà.
    In pratica schermo davanti e quando appariva una croce dovevo schiacciare il tasto spazio della tastiera e quando si sentiva un voce che pronunciava la parola sole, dovevo cliccare un’ altro tasto.
    le 2 cose alternativamente una al secondo circa…
    Risultato?? 0,90 sec per rispondere…
    e mi ha detto che gli altri impiegavano circa 0,50 sec.
    IN PIU’..DOTTORESSA ANTIPATICA E STANCA…INSOPPORTABILE

  10. Buonasera, come si possono superare i test psicodiagnostici? In quanto è la quarta volta che la commissione sospende la patente.
    Si possono evitare?

    1. Caro Luciano,
      Se vuoi riavere la patente, gli accertamenti richiesti dalla CML Roma 1 sono obbligatori.
      Detto questo, se la legge stabilisce che «l’accertamento dei requisiti psichici e fisici è effettuato da commissioni mediche locali (D.L.vo 285/92, art. 119, c. 4)», La Redazione sottolinea che il compito delle CML si deve limitare a ciò, non può stabilire nuovi requisiti di idoneità alla guida.
      Tra i requisiti di idoneità alla guida (D.P.R. 495/92, artt. 320-329 e all. XXII, dal D.L.vo 59/11, all. III, integrato dal Decreto del Ministero dei Trasporti del 26/01/2018) non compaiono particolari scale di valutazione psicodiagnostica. Se la CML Roma 1 ha giudicato, sulla base di questi test, che il tuo stato di salute non incontra i requisiti d’idoneità alla guida, si tratta di un fatto molto grave, perché non ha operato secondo quanto la legge stabilisce.

  11. Vorrei sapere se la visita sopra indicata per il rinnovo patente deve essere fatta privatamente presso uno psicologo abilitato o le USL erogano il servizio.

Qual è la tua opinione? Lascia un commento su “I test psicodiagnostici”

Vuoi domandare qualcosa a CML Roma 1 adesso basta? Assicurati di aver letto le domande frequenti, altrimenti scrivi a domande@cmlroma1-adessobasta.it

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *