Trovi qui spiegato quali specifiche analisi sono previste dagli accertamenti tossicologici richiesti dalla Commissione Medica Locale Roma 1 (CML Roma 1), per il rilascio del certificato medico d’idoneità alla guida in seguito a sospensione (e successivo rinnovo) della patente ai sensi del D.L.vo 285/92, artt. 186, 186 bis, 187 o del D.P.R. 309/90, art. 75.
NOTA BENE. Fini e mezzi diagnostici degli accertamenti sono spiegati in generale alla pagina gli accertamenti tossicologici [1], trovi anche approfondimenti su analisi del sangue [2], analisi delle urine [3], analisi del capello [4]. Le questioni pratiche riguardo agli accertamenti richiesti dalla Commissione medica locale Roma 1 sono alla pagina 6. Gli accertamenti tossicologici [5].
Le analisi del sangue
Le analisi prevedono un unico prelievo del campione e i seguenti esami:
- alcolemia
- CDT
- emocromo
- transaminasi-GOT
- transaminasi-GPT
- γGT
Nessuno di questi esami è rivolto all’accertamento del consumo di sostanze psicotrope o stupefacenti e medicinali.
Le analisi delle urine
Le analisi prevedono uno o più prelievi del campione (3 per patenti A e B, 6 per patenti C, D, KA, KB, patenti con estensione E, cui sottoporsi a distanza di 7-10 giorni) ed esami di primo livello (a dosaggio immunologico), rivolti all’accertamento del consumo delle seguenti sostanze:
- alcol (alcoluria)
- anfetamine
- cannabinoidi (THC)
- cocaina
- oppiacei (eroina, morfina, codeina)
- metanfetamina (MDMA)
- metadone
- barbiturici
- benzodiazepine
Le analisi prevedono anche l’esame della creatinuria.
Gli esami sono rivolti all’accertamento del consumo di alcol, sostanze psicotrope o stupefacenti e medicinali. Nel caso l’esame di I livello abbia dato un esito positivo (la sostanza oggetto dell’esame è stata marcata), è previsto un esame di secondo livello con tecnologie capaci di analisi quantitativa. L’esame di secondo livello è spesso rivolto all’accertamento della presenza dei metaboliti delle sostanze nel campione: questo esame è l’unico che ha valore medico-legale.
Le analisi del capello
Note come “accertamenti su matrice cheratinica”, le analisi prevedono un unico prelievo del campione ed esami di primo livello (a dosaggio immunologico), rivolti all’accertamento del consumo delle seguenti sostanze:
- anfetamine
- cannabinoidi (THC)
- cocaina
- oppiacei (eroina, morfina, codeina)
- metanfetamina (MDMA)
- metadone
Gli esami non sono rivolti all’accertamento del consumo di alcol, benzodiazepine e barbiturici. Nel caso l’esame di I livello abbia dato un esito positivo (la sostanza oggetto dell’esame è stata marcata), è previsto un esame di secondo livello con tecnologie capaci di analisi quantitativa, come per le analisi delle urine.
Una storia di protocolli
Non dovrai sottoporti a tutti gli accertamenti che sono stati elencati. Fino al 2017, prima dell’arresto dell’ex-presidente dalla Commissione, gli accertamenti tossicologici seguivano due diversi protocolli tra i quali era possibile scegliere:
- protocollo I: 1 prelievo del sangue, 3 o 6 prelievi delle urine
- protocollo II: 1 prelievo del sangue, delle urine e del capello
Oggi la Commissione medica locale Roma 1 mantiene i due protocolli, ma decide a quale dei due dovrai essere sottoposto: non puoi scegliere. In realtà è possibile una scelta, ma solo nel caso che ti sia stato richiesto il primo protocollo (quello che non prevede l’analisi del capello): questo perché il protocollo II è più “severo” dell’altro, perché, in sede di visita medica [6], non potresti richiederlo?
Il punto è che nel protocollo II l’analisi del capello sostituisce i richiami dell’analisi dell’urina del protocollo I. Considerando che l’analisi del capello è sempre svantaggiosa per un consumatore occasionale, è necessario soffermarsi sui vantaggi e svantaggi offerti dall’analisi del capello.
Analisi del capello: vantaggi.
- Le analisi si concludono in un giorno anziché in 1 o 2 mesi.
- Il prelievo del campione è il meno invasivo di tutti.
- Le analisi non riguardano l’alcol (che comunque è oggetto di analisi nell’unico prelievo di sangue e urine).
- Le analisi non riguardano benzodiazepine e barbiturici (che comunque sono oggetto di analisi nell’unico prelievo urine).
Analisi del capello: svantaggi.
- Il carico economico delle analisi è leggermente più elevato.
- Il prelievo del campione incide sull’estetica dell’acconciatura.
- La finestra diagnostica delle analisi copre un periodo minimo di 3 mesi e massimo di 6, mentre sarebbe di 1 o 2 mesi soltanto con le analisi delle urine.
Sei libero di scegliere (se non ti è stato richiesto l’accertamento su matrice cheratinica), ma l’analisi del capello può essere vantaggiosa solo per consumatori cronici di sostanze, che abbiano osservato un adeguato periodo di astinenza, o per chi non è consumatore di sostanze. Per il consumatore occasionale di sostanze l’analisi del capello potrebbe accertare tracce del consumo su un lungo periodo, quindi richiedere un’astinenza prolungata in una situazione dove questa non è clinicamente imperativa.