Prevedere i risultati delle analisi: si può.

No. Se pensi che la Redazione abbia la “siringa magica” o la “provetta di cristallo”, ti sbagli, ancora no. Però oggi si parlerà di come prevedere i risultati delle analisi clinico-tossicologiche richieste dalle Commissioni mediche locali, analisi parte di quel protocollo di accertamenti finalizzati alla valutazione d’idoneità alla guida per chi, come te, si trova a dover rinnovare la patente commissionata o nel mezzo delle procedure di rilascio dopo sospensione.

Talvolta nell’imminenza delle analisi tossicologiche di sangue e urina si può essere presi dall’ansia: le passerò o non le passerò? Quel bicchiere che ho bevuto l’altra volta al compleanno di Sonia causerà valori anomali? Quella strana sigaretta che mi aveva passato Mirko sarà forse stato uno spinello? E se qualcuno avesse messo della droga nel cocktail che avevo bevuto all’addio al celibato di Gianluca?

Che tu sia un consumatore abituale o occasionale di alcolici, c’è sempre la possibilità che i valori dei parametri evidenziati dalle analisi possano rivelarsi al di sopra delle norma.

Queste, come molte altre, sono domande che possono tormentarti nell’attesa dei risultati delle analisi. Che tu sia un consumatore abituale o occasionale di alcolici, che tu effettivamente faccia uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, c’è sempre la possibilità che il periodo di astinenza, al quale certamente ti sarai attenuto in vista della analisi, non sia adeguato rispetto alle tue abitudini di consumatore. In tal caso i valori dei parametri evidenziati dalle analisi potrebbero rivelarsi al di sopra delle norma e portati a nuove, gravi seccature.

Meglio non rischiare. La patente è documento importante, che ti consente di muoverti con libertà e indipendenza per le più disparate esigenze che la vita presenta: lavoro, divertimento, emergenze e quant’altro. Meglio accertarsi che gli accertamenti diano un esito favorevole d’idoneità alla guida.

Tanti esami, ma quante sostanze?

Presupposto del metodo che viene proposto è che, rispetto alla media dei consumatori di alcool o sostanze, gli esami richiesti solitamente dalle Commissioni siano mal proporzionati, in particolare quelli richiesti dalla Commissione medica locale Roma 1.

In breve, se lo scopo è quello di accertare che tu non faccia uso di alcuna delle sostanze che la Commissione ritiene possano rientrare nelle definizioni del D. L.vo 59/11, all. III, F.1 e F.2.1, allora gli esami sono proporzionati. Se invece lo scopo è un altro, quello di accertare che tu non faccia uso della sostanza responsabile dello stato di ebbrezza o alterazione psicofisica per cui ti è stata commissionata la patente, allora gli esami sono un’assurdità.

La Commissione medica locale Roma 1 richiede accertamenti per alcool e altre 8 sostanze: barbiturici, cocaina, oppiacei, benzodiazepine, MDMA, cannabinoidi, metadone e anfetamine. Ora, chi è l’individuo che utilizza tutte queste sostanze insieme? Beh, è dubitabile che un tale individuo sia in grado di reggersi in piedi, figuriamoci di guidare un’automobile: che senso avrebbe allora accertare la sua idoneità alla guida?

Ma per capire la logica di tali protocolli basta usare la metafora della rete da pesca: più strette sono le maglie, più pesci c’è la possibilità di prendere. Sicuramente la Commissione medica locale Roma 1 avrebbe successo nell’ittica, ma non è questo il punto.

Il punto è che probabilmente tu fai uso abituale o meno di alcool e solo alcune delle sostanze per cui le Commissioni richiedono accertamenti. Quindi probabilmente devi tenere sotto controllo solamente il consumo dell’alcool e di qualche altra sostanza (sempre che tu ne faccia uso).

Per prevedere l’esito degli esami a cui sarai sottoposto puoi sottoporti in maniera preventiva e volontaria ai medesimi esami.

Inoltre è chiaro, come vedrai continuando a leggere, che per monitorare il tuo consumo di alcool basta prendere in considerazione il valore del CDT. Inutile pensare all’alcool urinario, ai parametri dell’emocromo o a quelli enzimatici.

Dovresti a questo punto aver capito di cosa si parla: per prevedere l’esito degli esami a cui sarai sottoposto puoi sottoporti in maniera preventiva e volontaria ai medesimi esami, giocando d’anticipo sulla Commissione con un’autodiagnosi.

L’autodiagnosi: affidarsi al fai-da-te o ai professionisti del settore?

A questo punto ci sono due strade che potrai percorrere: la prima consiste nell’uso di alcool e droga test commerciali che possono essere acquistati in farmacia o tramite servizi di e-commerce, la seconda nel rivolgerti ad un laboratorio di analisi che provvederà all’esame dei campioni biologici da te forniti.

L’uso di alcool e droga test commerciali presenta il vantaggio di poter effettuare l’esame in maniera autonoma e a cifre assai economiche (difficilmente ti troverai a dover spendere più di € 15,00). Si tratta di test assimilabili agli esami di I livello effettuati comunemente nei laboratori, quegli esami comunemente noti come screening test e basati su metodologie immunochimiche.

L’affidabilità di questi test, se svolti in maniera corretta, non può essere messa in discussione e dovrai solo accertarti che le soglie di riferimento o cut-off siano inferiori o uguali a quelle delle analisi cui sarai sottoposto. Sono commercializzati ad esempio droga test per THC (il principio attivo dei cannabinoidi) con soglia di 500 ng/ml, quando comunemente le analisi di I livello richiedono una soglia di 100 ng/ml: scegli dunque sempre il test di maggior accuratezza possibile.

Lo svantaggio di questi test è che, ammesso che probabilmente tu non sia un professionista del settore, potresti commettere degli errori nella loro somministrazione e valutazione.

Altro svantaggio è che sono limitati all’analisi di urina o saliva, quindi non sono adatti a una diagnosi sul tuo consumo di alcool. Per le sostanze stupefacenti e psicotrope la matrice biologica d’elezione è proprio l’urina, in quanto le tracce di tali sostanze permangono in essa per un periodo ampiamente superiore rispetto a quanto non accada nel sangue, ma il test dell’alcoluria non offre risultati paragonabili e quelli offerti dalle analisi del sangue cui sarai probabilmente sottoposto.

I valori di CDT, ɣGT e transaminasi che saranno valutati per mezzo delle analisi del sangue non sono un metodo di rilevamento diretto della presenza di alcool nel sangue, ma un metodo di rilevamento indiretto delle tue abitudini di consumo alcoolico. L’abuso di alcool altera infatti le caratteristiche di proteine e enzimi contenuti nel tuo sangue, ma questo non c’entra nulla con la presenza o meno di alcool in esso: se una strada è piena di buche vorrà dire che ci sono passate tante automobili, anche se al momento è deserta!

Sarà necessario percorrere la seconda strada tra le due indicate in precedenza: quella di rivolgerti ai professionisti che operano in laboratori di analisi. CDT, ɣGT e transaminasi hanno un costo difficilmente superiore agli € 30,00 per singola analisi e possono essere effettuati presso quasi tutti i laboratori, abbi solo cura di non effettuarli nello stesso laboratorio dove poi dovari sottoporti al controllo “ufficiale”, perché il laboratorio potrebbe rifiutarsi di effettuarlo.

Come notato in precedenza per un’autodiagnosi sul consumo di alcool basterà effettuare l’analisi del CDT. Si può affermare infatti che l’alterazione del CDT, indicando un consumo di alcool notevole ma non proprio patologico, potrebbe essere sintomo dell’alterazione di ɣGT e transaminasi, che potrebbe indicare invece consumo patologico: quindi per accertarsi dell’assenza della patologia basterà accertarsi dell’assenza del sintomo.

Tiriamo le somme

Bene, se prima di effettuarli in concreto vuoi essere certo di superare gli esami tossicologici richiesti dalla Commissione, potrai farlo sottoponendoti agli stessi controlli autonomamente e a tue spese.

Le spese che dovari affrontare difficilmente supereranno gli € 50,00 e molto probabilmente saranno inferiori. Per quanto riguarda il consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope potrai utilizzare i comuni droga test reperibili in farmacia, facendo attenzione a prendere quelli con valori di cut-off più accurati, mentre per il consumo di alcool dovari sottoporti a un’analisi del CDT presso un laboratorio professionale.

Tali esami possono essere effettuati a circa una settimana prima di sottoporsi alle analisi “ufficiali”, poco prima dunque di effettuare la visita in Commissione. Questo perché nonostante tutte le precauzioni che potresti aver adottato, qualche cosa potrebbe essere andata storta e prima di buttare tempo e denaro – ma anche la patente, una disdetta all’ultimo momento potrebbe salvarti, oppure nel caso che le precauzioni da te adottate si rivelassero efficaci allora saresti semplicemente più tranquillo in attesa dei risultati finali.

Se invece sei un amante del brivido e preferisci affidarti al caso, la Redazione allora può solo farti un augurio: buona fortuna!

COMMENTI

2 commenti su “Prevedere i risultati delle analisi: si può.
  1. Salve domani farò l’esame del capello e mi sta venendo un dubbio atroce. Un mese fa ho preso una compressa di lorazepan per affrontare un volo di 12 ore. Questo Può rovinare le analisi?

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