CVR Vol. 2 – Storia di nostalgia, pandemia e burocrazia: 13 mesi per rinnovare la patente (con lieto fine, per il momento).

“C’era una volta il rinnovo” è una rubrica di CML Roma 1 adesso basta, dove ognuno può raccontare la propria storia con i rinnovi in CML.

Beh, che dire, innanzitutto mi presento, mi chiamo Nico ho 28 anni e vivo in provincia di Roma, la mia esperienza inizia ormai nel lontano 2012 con il ritiro della patente per guida in stato d’ebbrezza.

La ripresi poi nel 2014 con conseguente richiamo nel 2015 dove non potei presentarmi per motivi economici (dato che le spese per il rinnovo sono abbastanza elevate).

Riuscii dopo anni a trovare un lavoro abbastanza stabile (2019) così da potermi permettere il “lusso” (si lo ritengo un lusso perché lo ripeto, i costi sono troppo elevati) di fare questo benedetto rinnovo, così mi ripresentai a dicembre 2019 presso la CML di Lungotevere della Vittoria (RM), ottenni un appuntamento per aprile 2020 (cioè 4 mesi dopo, roba da pazzi), inutile precisare che a febbraio si presentò una pandemia globale, così da spostare il mio appuntamento a data indefinita.

Qualche mese dopo fui contattato tramite e-mail, essa, mi elencava alcuni degli istituti che avrei dovuto contattare per le analisi, tutte le spese che avrei dovuto fare, fra marche da bollo, certificato anamnestico e robe varie e la tipologia di analisi che avrei dovuto fare.

Li iniziò il calvario, era pieno luglio inoltrato e delle strutture elencate (alcune che godono di un’ottima reputazione nella capitale) ce ne fosse stata una che rispondesse e fra chiamate su chiamate e scarica barili reciproci, riuscii a mettermi in contatto con le Ferrovie dello Stato (sì, era una delle opzioni possibili e devo ammettere che erano i più gentili fra tutti gli altri), ottenuto finalmente il tanto desiderato appuntamento, a settembre, mi presentai finalmente per la prima visita, e così via per la seconda e poi per la terza.

Terminata finalmente questa via crucis, fui contattato dalla CML e mi diede l’ennesimo appuntamento per effettuare la visita medico-legale presso la loro sede, risultai miope, quindi mi rimandarono a qualche giorno dopo chiedendomi di portare degli occhiali da vista.

Mi ripresentai con gli occhiali (120€), preciso che feci la visita con lo “scaglione” degli anziani che dovevano effettuare il rinnovo e non con chi doveva effettuare la visita per la mia stessa causa, infatti mi chiedevo: «ma come è possibile che delle persone così avanti con l’età siano molto meno controllate di un ragazzo che ha fatto una minchiata a 20 anni???»

Cioè io non dico che non debba pagare i miei errori, per carità ho sbagliato ed è giusto che paghi ma non è forse un po’ troppo?

Tutta questa “tiritera” mi porta a pensare che sia soltanto un modo per spillarti più soldi possibile e che non sia per l’incolumità del cittadino.

Tornando a noi, superai questa benedetta visita e fui spedito alla Motorizzazione di Roma sud, andai alla Motorizzazione (dovetti prendere un taxi dato che con i mezzi pubblici dal mio paesello era praticamente impossibile arrivare prima della chiusura, 40€ di corsa) arrivato a destinazione ebbi la fantastica notizia che non potevo entrare dato che si entrava a scaglioni in base all’iniziale del cognome (cosa che alla CML non mi fu assolutamente detta).

Mi ripresentai il lunedì successivo, avendo il cognome che inizia per C, riuscii ad entrare e dopo un estenuante fila riuscii ad ottenere un permesso che mi consentiva di guidare per un mese, con la promessa di ricevere la patente a casa al termine dello stesso.

A due giorni dalla scadenza del mese prestabilito fui contattato da un signore, era il responsabile degli sportelli e mi mise in chiaro il fatto che non avrei potuto ottenere la tanto desiderata patente, perché avevo lasciato la patente non rinnovata per più di 3 anni (5 per l’esattezza) a meno che, c’era una remota possibilità, che se avessi dimostrato che in questi 5 anni io avevo guidato, forse mi avrebbe graziato, questa dimostrazione andava fatta tramite 4 persone diverse che con una delega, con annessa fotocopia del documento, che dichiaravano di avermi visto guidare in questi 5 anni.

E qui le domande sorsero spontanee, ma come diavolo facevo a guidare se non avevo la patente?

Dove avrei trovato 4 persone che si sarebbero prese la responsabilità di dichiarare il falso?

Ma soprattutto, mi salì la paranoia che mi portò a pensare: «possibile che sia una trappola che mi faccia dichiarare di aver guidato senza patente (quando non era vero) così da ritirarmi la patente per sempre? …»

Decisi di recarmi ad un’autoscuola a chiedere chiarimenti e mi fu riferito che è una prassi che va fatta, senza senso, ma che per chi ne fa le veci lo ha.

Mi calmai, tornai alla Motorizzazione e mi presentai con le tanto sudate 4 deleghe, mi rilasciarono l’ennesimo foglio che dichiarava che avrei potuto ricircolare per 2 mesi questa volta e che, al termine degli essi, avrei ricevuto la patente a casa (sempre se al responsabile degli sportelli fossi andato a genio).

Fui contattato dal responsabile e mi disse, che per questa volta, me l’avrebbe fatta passare liscia (ovviamente dopo tanti chiarimenti e facendomi i conti in tasca sul perché non mi fossi presentato prima ma per fortuna con la gentilezza, se si vuole, si ottiene sempre tutto).

A gennaio 2021 finalmente mi arrivò la tanto amata patente a casa, ora, a giugno, mi anticipo alle prossime visite, avendo avuto il richiamo dopo un anno, sperando che mi vada tutto più liscio.

Questa è la mia esperienza e con tanta pazienza e determinazione, per fortuna, sono riuscito nell’impresa, il problema di fondo a parte i costi fin troppo eccessivi, è la burocrazia, è impossibile che in un paese sviluppato ci siano ancora questi problemi, credo che nemmeno nel Terzo Mondo abbiano una burocrazia così ingarbugliata ed a rilento.

Ovviamente l’ho fatta il più breve possibile la mia esperienza, spero che vi sia di aiuto, ma soprattutto, che lo sia a quelli come me, non mollate ragazzi.